Cari amici, care amiche…e spero elettori,
con questo articolo intendo presentarmi, raccontare la mia storia e chiedere la vostra fiducia, espressa attraverso un voto che intendo onorare con l’impegno e la dedizione profusi in questi anni di battaglie per una Roma migliore: il 3 e 4 ottobre sono infatti candidata all’Assemblea Capitolina con la lista unitaria Forza Italia – UdC per Michetti Sindaco
Chi sono: Maria Capozza
Sono un Avvocato e Presidente della Giovanna d’Arco Onlus, realtà attiva nella tutela e difesa dei minori.
Diritti umani e valore della Giustizia sono le mie stelle polari.
Ho sempre cercato di portare l’umanità, la sensibilità e l’empatia ma anche il coraggio tipico delle donne nella mia professione e, soprattutto, nelle battaglie che ho
voluto affrontare, fra le quali cito:
- il contrasto alla pedofilia;
- la tutela della legalità e dei Whistleblowers;
- la lotta alla corruzione.
Lo studio del Diritto Canonico mi ha sempre appassionato proprio perché mette al centro la persona con le sue fragilità ed ha come fine ultimo la “Salus animarum”: la tutela della parte più profonda di ogni essere umano.
La mia passione per questa branca del diritto mi ha consentito nel 2018 di superare uno degli esami più difficili al mondo: quello per diventare Avvocato Rotale, albo che è ad oggi composto soltanto da 280 iscritti per i 5 continenti.
La mia storia: sono una whistleblower
ll 2018 è stato, però, anche uno degli anni più difficili della mia vita.
Dopo aver vinto un concorso pubblico ed aver svolto le funzioni di Segretario Generale dell’IPAB ISMA, nel 2012, ho cominciato ad evidenziare illeciti ed irregolarità agli Organi di controllo deputati, poi all’ANAC, ed infine ho depositato un esposto in Procura.
Come Direttore Generale ho potuto interrompere appalti e contratti illegittimi, facendo risparmiare al mio Ente ed allo Stato milioni di euro che avrebbero preso letteralmente “il volo”.
Hanno tentato in tutti i modi di farmi desistere, di farmi capire che di alcune cose non ci si doveva semplicemente chiedere neppure il perché, che erano da considerarsi come la pioggia o il sole, ci sono e basta. Ma io ho resistito.
Ad un certo punto la mia vita (non solo lavorativa) è cambiata. Ho attraversato tutte le fasi del Mobbing “Sistemico”
Nel 2018, il C.d.A. dell’ISMA, in composizione illegittima, con un componente dato come assente (quando invece si era dimesso mesi prima) ha assunto una Delibera con cui ha dichiarato “caducato” il mio contratto di lavoro.
Mi è stato comunicato, dopo mezz’ora dalla Delibera, che il mio concorso (di 10 anni prima) era stato annullato, intimando di non presentarmi più al lavoro a partire dal giorno dopo.
Non licenziata, attenzione. Per me hanno inventato una fattispecie: la “caducazione” a seguito di “annullamento” di un Concorso pubblico espletato 10 anni prima.
Senza TFR e senza stipendio in mezz’ora.
Se non lo avessi realmente vissuto, a chi me lo avesse raccontato come ipotesi, da avvocato avrei risposto con una sonora risata.
Ovviamente a tutt’oggi sono in corso diversi giudizi sulla vicenda e continuerò ad impegnarmi per far emergere la verità.
La mia storia, oltre ad essere stata riportata in numerose Interrogazioni al Consiglio Regionale, alla Camera ed al Senato, è stata sintetizzata dalla stampa in più articoli su più testate. Ne ricordo uno tra tutti, quello uscito sul Corriere della Sera nel 2017, a firma di Marco Nese, già autore de “La Piovra”.
Senza volermi minimamente paragonare ai veri eroi dei nostri tempi, Giovanni Falcone diceva: “si muore generalmente perché si è soli o perché si è entrati in un gioco troppo grande. Si muore spesso perché non si dispone delle necessarie alleanze, perché si è privi di consenso”. Allora si moriva in modalità “rossa”. Oggi si muore in modalità “bianca”: quello che accade a chi tenta di difendere lo Stato, senza aver capito che davanti, al contrario, ha un AntiStato. Si muore, sostanzialmente, senza spargimenti di sangue.
Ma io, malgrado tutto, non sono morta.
Un programma per Roma
Proprio per questo, ringrazio ancora una volta il Senatore Antonio Saccone che mi ha voluto nella squadra dell’Unionde di Centro, anche per rappresentare i Whistleblowers italiani.
Lo slogan della mia campagna elettorale è “voltiamo pagina”, ma per farlo dobbiamo agire e contrastare il Sistema corrotto che drena risorse a Roma ed al nostro Paese.
Per raggiungere questo obiettivo e ridare slancio alla Capitale, ho lavorato a un programma in nove punti, nove pilastri con i quali intendo contribuire, insieme alla prossima Giunta, a riportare Roma nella sua naturale dimensione di capitale europea.
1. WELFARE
2. SALUTE
3. LEGALITA’
4. CULTURA
5. IMPRESA, ARTIGIANATO E PROFESSIONI
6. AMBIENTE
7. SEMPLIFICAZIONE E DIGITALIZZAZIONE
8. TUTELA DEL PATRIMONIO DEI CITTADINI
9. SICUREZZA
Per voltare pagina rispetto alla pesante eredità di questi anni riportando legalità, ordine e programmazione nella Capitale, ho bisogno del vostro voto.
Il 3 e 4 ottobre, sulla scheda azzurra, in alto a sinistra, barrate il simbolo della lista Forza Italia- UdC e scrivete accanto il nome Maria Capozza.